Tiro a segno e sci di fondo: è il tempo che passa tra la decisione e il clic. Il cuore batte a 180 pulsazioni al minuto, i polmoni bruciano per l’aria gelida delle Alpi, ma il dito deve essere fermo per colpire il bersaglio. Questa è la magia del Biathlon: l’arte di dominare le emozioni.
Se il biathlon piemontese avesse una capitale, sarebbe Entracque (CN). Lo sport in questo territorio è puro, tecnico, estremo e fatto di natura. Il Poligono infatti è uno dei fiori all’occhiello del Nord-Ovest, incastonato tra le cime delle Alpi Marittime con un tracciato che non lascia respirare e dove ogni salita è una sfida di forza e ogni discesa un test del coraggio.
Qui non si scherza. È la palestra dei campioni di domani ed il luogo dove il talento viene forgiato nel ghiaccio.
Dalle Alpi ai podii, una storia nel dna
Il Piemonte non ha “scelto” il biathlon, lo ha ereditato. Nato dalla tradizione dei reparti alpini, dalla necessità di muoversi velocemente e saper mirare, negli anni ha subito continue trasformazioni in tecnologia e velocità. Oggi, questa cultura, legata allo sci di fondo, attraversa la Valle Gesso e arriva fino alle valli olimpiche di Pragelato. Sono stati diversi i nomi importanti ad aver hanno tracciato la rotta, portando il Piemonte nelle classifiche che contano per questo sport, uno tra tutti Pietro Dutto.
Gli sci club del territorio, con l’ASD Alpi Marittime in prima linea, operano come vere e proprie fucine di talento. Queste strutture coniugano un rigore metodologico di stampo quasi militare, essenziale per discipline che richiedono precisione estrema come il biathlon, con una gestione umana profondamente radicata nei valori della famiglia e della comunità. È questo equilibrio tra disciplina ferrea e senso di appartenenza a garantire la crescita costante dei giovani atleti piemontesi.
La difficoltà di questo sport sta anche nelle sue regole, si può essere il più veloce sugli sci, ma se si sbaglia l’ultimo colpo, il podio sparisce.
Questo sport incarna perfettamente l’anima della regione che è imprevedibile e il rumore degli sci sulla neve accompagna il suono metallico del bersaglio che cade.
Dove praticarlo oggi
Oltre ad Entracque, che resta il nostro centro d’eccellenza e cuore pulsante della disciplina, il Piemonte promuove con forza il biathlon e la cultura nordica lungo tutta la sua corona alpina. Questo impegno si riflette in località storiche come Pragelato, dove l’eredità olimpica si rinnova oggi con un nuovo poligono all’avanguardia e si estende a territori dalla vocazione autentica come la Valle Maira, punto di riferimento per il fondo più selvaggio. La strategia regionale punta inoltre a valorizzare nuovi spazi, come quelli in Alta Val Tanaro e nelle valli cuneesi, offrendo strutture moderne sia per i professionisti sia per chi desidera approcciare la disciplina per la prima volta.