Il ciclismo piemontese saluta, da gareggiante, uno dei suoi interpreti più solidi e appassionati: Fabio Felline, torinese classe 1990, ha concluso quest’anno la sua lunga e brillante carriera professionistica. Iniziata nel 2010, è stato un uomo dalle grande ambizioni, capace di regalare quattordici vittorie e momenti che resteranno impressi nella memoria degli appassionati.
Questo passaggio avviene in maniera serena, quasi naturale, al termine di una stagione vissuta in gruppo sotto i colori della la stessa realtà che lo aveva lanciato quando era poco più che un ragazzo.
I successi dell’atleta e i percorsi condivisi
Il percorso di Felline è stato quello di un corridore completo, capace di distinguersi su più terreni e di inserirsi tra i protagonisti nelle grandi corse. Dalle prime affermazioni al Circuit de Lorraine nel 2010 ai successi nel Memorial Pantani e nel Giro dell’Appennino, dalle vittorie internazionali al giro dei Paesi Baschi e al Criterium International fino alla conquista della maglia a punti nella Vuelta del 2016: una carriera costruita passo dopo passo con costanza, lavoro e una forte identità e passione piemontese.
La stagione appena terminata ha rappresentato per lui un ritorno alle origini, un ultimo capitolo vissuto con la squadra che lo aveva cresciuto e con un gruppo di giovani corridori ai quali ha potuto trasmettere la sua esperienza. Un percorso condiviso che, pur segnato da cambiamenti interni alla struttura, gli ha permesso di chiudere definitivamente il cerchio, riconoscendo tanto al ciclismo, il ruolo centrale che ha avuto nella sua vita.
Gli addii che si trasformano in occasioni
Ma l’addio alle corse non coincide con un addio alla bicicletta. Anzi, per Felline si apre ora una fase nuova significativa per il territorio. Dal 2024 ha infatti avviato al Motovelodromo di Torino la propria scuola di ciclismo, un progetto che quest’anno si arricchisce ulteriormente con la nascita della squadra corse su strada dedicata alla categoria Giovanissimi. Un’iniziativa fortemente voluta dal campione torinese, che ha scelto di mettere a disposizione delle nuove generazioni il bagaglio, sportivo, umano e tecnico accumulato in più di dieci anni nel professionismo.
Il nuovo gruppo rappresenta una vera e propria opportunità per i giovani ciclisti piemontesi che potranno crescere in un ambiente strutturato, radicato nella tradizione sportiva della città e guidato da uno degli atleti più rappresentativi del territorio negli ultimi anni. L’obiettivo è formare corridori, ma soprattutto trasmettere una visione del ciclismo come scuola di vita, fatta di disciplina, rispetto, sacrificio e passione.
Con la fine della sua carriera, il Piemonte ritrova un punto di riferimento. Il percorso agonistico di Felline si chiude, ma la sua presenza nel movimento ciclistico regionale si rafforza, pronta a dare forma a un nuovo capitolo che, pur diverso, ha le fondamente per essere ricco di significato.