Il 23 novembre 2024 gli Azzurri della nazionale italiana affronteranno i leggendari All Blacks neozelandesi per la prima volta allo Stadium di Torino e il Piemonte si prepara a vivere un sabato memorabile con l’evento che animerà tutti gli appassionati di rugby. Un’occasione imperdibile per celebrare il rugby internazionale in una delle sue espressioni più spettacolari.
L’incontro rappresenta una sfida storica per l’Italia, che si troverà di fronte la squadra più iconica di questo sport, famosa non solo per il suo straordinario gioco, ma anche per la sua tradizionale haka, la danza maori che incarna forza e rispetto. Questa opportunità per il movimento rugbystico italiano e piemontese, mira a crescere e ispirare le nuove generazioni competendo con una delle squadre più forti in un luogo dalla forte vocazione sportiva.
Il 1910 è l’inizio del rugby italiano, proprio a Torino
Il rugby italiano nacque proprio a Torino nel lontano marzo del 1910, 87 anni dopo la prima meta, realizzata da Williams Ellis nel college della cittadina inglese di Rugby, “La Stampa Sportiva”, settimanale torinese, organizzò la prima partita in Italia tra due squadre straniere: il Racing Club di Parigi e il F.C. Servette di Ginevra. Questo evento suscitò l’interesse di un gruppo di studenti e giornalisti sportivi che, il 18 giugno 1910, fondarono la prima società rugbystica italiana: il Rugby Club Torino.
Sempre nello stesso anno si disputò la prima partita tra due squadre italiane, i torinesi del Rugby Club Torino e la squadra della Pro Vercelli, nata per l’occasione. Questa parentesi torinese terminò dopo poco e fino al primo dopoguerra, di rugby non se ne vide più.
La nazionale italiana di rugby non aveva mai giocato a Torino. Neanche negli anni ’30, gli anni d’oro del rugby torinese, neanche nell’anno dello scudetto e degli anni ’50, quando tornò a essere un punto di riferimento. È nel 2008 che la nazionale italiana di rugby ha giocato per la prima volta a Torino, quando, calcò il prato dell’Olimpico. In quell’occasione, la capitale sabauda tributò alla squadra una calorosa accoglienza con ventottomila spettatori e nonostante la sconfitta contro l’Argentina, fu il riconoscimento di quanto la nostra nazionale fece per l’immagine di questo sport e per la crescita del movimento rugbystico.
Il grande Rugby in Piemonte non si ferma
Questo evento di portata mondiale si inserisce in un fine settimana di grande fermento per il rugby piemontese. Domenica 17 novembre, infatti, l’IVECO CUS Torino Rugby femminile ha affrontato una sfida impegnativa contro il Villorba Rugby, mentre la squadra maschile ha firmato una vittoria mozzafiato a Verona e gli atleti universitari, reduci dal loro ultimo incontro, si godranno l’evento del 23 novembre come spettatori per scendere poi in campo il 1° dicembre.