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Il Canottaggio a Torino: gli inizi di una storia antica dall’amore sempre vivo

Pubblicato il22/04/2025
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Sport di tradizione e storia, Il canottaggio a Torino affonda le radici in uno dei periodi più significativi della storia europea. La passione per la remata si è sviluppata grazie all’intuizione di un gruppo di giovani aristocratici e borghesi torinesi che, tornati dai loro viaggi all’estero, portarono con sé l’amore per uno sport nato in Francia, Svizzera e Gran Bretagna.
A dare inizio alla storia italiana del canottaggio fu proprio la capitale piemontese che, nel 1889, ospitò il primo campionato nazionale di canottaggio, sul Lago Maggiore, a Stresa. Un momento che segnò l’inizio di una lunga e fiorente tradizione remiera che ha reso il fiume Po e i suoi circoli canottieri un punto di riferimento a livello internazionale. Con un incredibile numero di circoli infatti, si contraddistinguono ben nove società remiere, realtà gelose della propria storia, che affollano le sponde del fiume Po: Esperia, Amici del Fiume, Caprera, Armida, Cerea, Eridano, Cus, Sisport Fiat e Amici del Remo.
La passione per il canottaggio torinese nasce quando le prime barche da pescatori o traghetti venivano adattate per diventare imbarcazioni da remi. Nel 1863 nacque il Cerea, il primo circolo dal nome “Cerea” che derivava proprio dal saluto che i vogatori si scambiavano mentre si incontravano lungo il fiume durante le loro gite in barca, un gesto che racchiudeva lo spirito di comunità e di passione che caratterizza il mondo del canottaggio. La sua prima sede, una semplice tettoia sui terrapieni del Castello del Valentino, è testimone dell’umile inizio di una delle realtà sportive più radicate in Piemonte. Fu seguito da Eridano (1864), Armida (1869) e altre realtà che hanno scritto le pagine della storia remiera torinese.

Una Tradizione che Affonda le Radici nella Capitale del Risorgimento

Torino, città del Risorgimento, è da sempre un luogo simbolo di innovazione e di cambiamento. Nel resto d’Italia, il canottaggio iniziò a diffondersi lentamente mentre  Torino si contraddistingueva come capitale propulsiva dello sport. All’epoca, la Federazione Italiana Canottaggio (Fic) nacque proprio nella città, allora sabauda nel 1888, seguita dalla fondazione della Federazione Internazionale di Canottaggio (FISA) nel 1892. La città era un polo d’attrazione per gli sport e un centro di ideazione per nuove pratiche atletiche.

La Crescita del Canottaggio: Dalle Prime Barche Olimpiche alla Specializzazione
Nei primi decenni del Novecento, il canottaggio iniziò a specializzarsi e a diventare più popolare. Fu proprio durante gli anni Venti che nacque il Sisport, il dopolavoro della Fiat, contribuendo alla crescita di questo sport. In Italia, i circoli salirono a circa cento, e anche la preparazione atletica iniziò a seguire una strada più scientifica, arrivando fino ai nostri giorni con l’intensificazione degli allenamenti.
Anche se il canottaggio ha conservato alcune sue tradizioni di “eleganza” e raffinatezza, questo sport ha iniziato solo dopo gli anni Quaranta a percepire la vera specializzazione adottando caratteristiche simili a quelle degli sport moderni. Negli anni successivi, Torino rimase la città per eccellenza per il canottaggio, con tanti atleti e circoli che, nonostante il passare del tempo, hanno saputo preservare la tradizione di questo sport. Non a caso, la Federazione Italiana Canottaggio (FIC) è ancora oggi uno degli organismi di riferimento per questo sport, e la Federazione Internazionale di Canottaggio (FISA), nata sotto la Mole Antonelliana, ha conquistato fama internazionale, pur avendo trasferito la sua sede a Losanna.

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