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Verso il 2026: il Piemonte si conferma centro d’eccellenza per gli allenamenti olimpici

Pubblicato il16/12/2025
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FocusSport invernali

Il cammino verso i Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026 vede il Piemonte protagonista come territorio di passaggio della Fiamma e come vero e proprio quartier generale tecnico per molti atleti. La regione, forte di un’eredità impiantistica unica e di una vocazione sportiva storica anche grazie alle Olimpiadi 2006, si conferma un centro nevralgico per la preparazione multidisciplinare.

Val di Susa: il tempio dello Snowboard e del Freestyle
Le montagne piemontesi, con il comprensorio della Via Lattea e la località di Bardonecchia, sono oggi il punto di riferimento per le discipline più dinamiche. Atleti di livello internazionale scelgono questi pendii per perfezionare le tecniche di snowboard e freestyle, sfruttando condizioni di innevamento e strutture tecniche che simulano perfettamente i contesti di gara olimpici. L’acclimatamento e lo studio dei tracciati in alta quota rappresentano, infatti, fattori determinanti per la prestazione finale.

Pragelato e Sestriere: la tradizione dello sci 
Il polo di Pragelato conferma il suo ruolo di eccellenza nel panorama sportivo invernale grazie alle sinergie con le piste di Sestriere e Prali. Offrendo tracciati tecnici di alto livello per lo sci, lo sci di fondo e il biathlon,consente sia agli atleti piemontesi che alle delegazioni straniere di perfezionare la preparazione in un contesto professionale di assoluto valore.

Torino e il ghiaccio: l’Oval Lingotto
Montagna e non solo: Torino mantiene la sua centralità attraverso il Palaghiaccio (Oval Lingotto). La struttura, già icona dei Giochi del 2006, resta un centro cruciale per il pattinaggio di velocità, offrendo una superficie di gara e di allenamento tra le migliori in Europa, capace di attrarre l’eccellenza della velocità su ghiaccio internazionale.

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