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Le origini del Tiro con l’arco in Piemonte

Pubblicato il16/10/2025
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Il tiro con l’arco in Piemonte è nato da una  semplice ma profonda necessità: offrire uno sport alternativo, tecnico, formativo e accessibile a tutti, capace di coniugare concentrazione, precisione e disciplina, in un’epoca in cui molte attività sportive erano ancora concentrate su pochi sport “di squadra” o d’élite. Siamo negli anni ’60 e ’70, nel pieno boom economico, dove cresceva il desiderio di sport individuali più legati alla tradizione, alla natura e al controllo personale. Il tiro con l’arco, silenzioso, elegante e profondamente radicato nella storia, rispondeva perfettamente a queste richieste, trovando proprio un terreno fertile anche per merito di alcuni pionieri che ebbero la visione di trasformare un’antica passione in una moderna organizzazione.

La prima società di tiro con l’arco piemontese

Ad Alpignano nacque così una delle prime società di tiro con l’arco in Piemonte. Qui, nel 1965, alcuni operai della Philips, dopo il lavoro, cominciarono a costruirsi archi artigianali e a tirare insieme nel tempo libero. La spontaneità di questa passione si trasformò ben presto nella società ” Arcieri Alpignano”, una delle più longeve d’Italia e tutt’ora un punto di riferimento nel panorama arcieristico nazionale.

Il tiro con l’arco, sin dall’inizio, mostrò infatti questo suo lato popolare, proprio per la sua nascita come passatempo, ma allo stesso tempo tecnico, per la sua precisione, adatto a essere praticato ovunque: nei boschi, nei cortili delle fabbriche, nei campetti.

La nascita del Comitato Regionale FITARCO Piemonte

Nel 1976, per dare struttura e coordinamento a queste piccole realtà crescenti, nacque il Comitato Regionale FITARCO Piemonte, l’organo ufficiale federale che rappresentò da quel momento il tiro con l’arco a livello regionale.
Il primo presidente fu Antonio Salvatore, proprio degli Arcieri Alpignano, che ebbe il compito di avviare il Comitato, riunire le prime società, organizzare le prime gare ufficiali e dare forma a un regolamento condiviso.

Da quel momento il tiro con l’arco piemontese cominciò a svilupparsi come movimento sportivo organizzato: con allenamenti, tornei, corsi per istruttori e un calendario di gare federali.

Negli anni successivi, sono nate decine di società in tutta la regione facendo sì che si ponesse sempre più l’attenzione su questo sport che da un passatempo dopo il lavoro è diventato oggi una vera e propria scuola di sport e vita.

La sua nascita, in Piemonte, non è stata infatti un caso: è stato il frutto di una passione popolare, di una visione sportiva intelligente e di persone che hanno creduto in uno sport “diverso”, fatto di silenzio, concentrazione e passione.

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