Dal 27 al 31 agosto il Piemonte ospiterà i Campionati di Sci Nautico che si terranno presso il Centro Federale FISSW del Parco Nautico del Sesia, punto di riferimento per gli appassionati di questo sport.
In occasione di una visita presso il centro federale e di conoscere meglio l’ambiente in cui si allenano alcuni dei migliori atleti italiani, abbiamo incontrato Filippo Ribaldone, atleta della nazionale e tra i protagonisti a livello europeo nella disciplina del salto a piedi nudi. Filippo ci ha raccontato sul mondo dello sci nautico a piedi nudi, aiutandoci a distinguere questa specialità da quella con sci o tavola. Tutte le varianti dello sci nautico si articolano in tre discipline: slalom, figure e salto, ognuna con regolamenti e gare specifiche.
Le origini dello sci nautico
Lo sci nautico nasce ufficialmente negli anni Venti del Novecento, quando l’americano Ralph Samuelson dimostrò per la prima volta che era possibile scivolare sull’acqua dolce trainati da una barca, utilizzando un paio di assi di legno. Ma è solo negli anni Cinquanta, sempre negli Stati Uniti, che prende forma una delle sue evoluzioni più spettacolari: lo sci nautico a piedi nudi, o barefoot. Una disciplina estrema che rinuncia agli sci, costringendo l’atleta a scivolare direttamente sull’acqua con i piedi, raggiungendo velocità superiori ai 60 km/h e richiedendo un controllo del corpo eccezionale come di equilibrio.
È proprio in questo contesto che si inserisce il percorso di Filippo. Originario del Piemonte, si è avvicinato da bambino a questo sport, fino a partecipare ai Campionati Italiani e, dai 14 anni, ai Campionati Europei. Da sempre si allena regolarmente presso il Centro Federale di Recetto, considerato uno dei migliori impianti al mondo per questa disciplina.
Il centro Federale e il valore aggiunto della Federazione Italiana
Il centro di Recetto rappresenta un’eccellenza italiana e un punto di riferimento internazionale. La Federazione Italiana Sci Nautico, Wakeboard e Surf, attiva fin dagli anni Cinquanta, fornisce agli atleti supporto tecnico, strutture eccellenti e un ambiente ideale per la crescita sportiva. Come ci ha raccontato Filippo, in molti altri Paesi, come gli Stati Uniti, gli atleti devono ‘arrangiarsi’ da soli per trovare laghi, allenatori e attrezzature. In Italia, invece, il sistema federale è efficiente e ben strutturato, con centro sempre a disposizione degli atleti e garantisce un supporto incredibile ai singoli atleti come un valore aggiunto di cui pochissime nazioni possono vantare.
Le gare e il valore della dedizione allo sport
Le gare si svolgono su più giorni, con classifiche suddivise per ogni specialità e disciplina e una classifica combinata che premia l’atleta più completo. Il punteggio massimo per la combinata è di 1000 punti, attribuiti all’atleta con il miglior risultato, da cui vengono calcolati in proporzione gli altri punteggi.
Una delle sfide più grandi in questo sport, in particolare nel salto, è l’adattamento ai trampolini, tutti realizzati artigianalmente e quindi differenti tra loro per rigidità e risposta. Ogni lago, infatti, ne ha uno diverso e gli atleti hanno a disposizione solo pochi salti di prova. È in queste situazioni che emerge davvero il talento e la capacità di adattamento del singolo atleta! Sono proprio queste difficoltà a rendere lo sci nautico uno sport che richiede dedizione, sacrificio e costanza oltre a una perfetta gestione del tempo. In Italia si pratica quasi esclusivamente in estate ed è quindi necessario sfruttare ogni momento disponibile per allenarsi. Chi sceglie questa strada lo fa spinto da una grande passione anche grazie al supporto della Federazione!