In occasione del 26° Campionato del Mondo di Biliardo 5 Birilli, Torino si afferma come protagonista di un evento sportivo di rilevanza internazionale. Questo focus è dedicato alla storia del biliardo in Italia e in particolare in Piemonte, testimone di valori sportivi come l’inclusione e la competizione, onorando ogni sfida sportiva e tenendo saldo il legame tra passato e presente. La storia del biliardo in Piemonte è caratterizzata da una lunga tradizione e una continua evoluzione, riflettendo la passione della regione per questo sport.
Dal 1 al 6 ottobre 2024, Torino diventa il fulcro mondiale del biliardo sportivo ospitando il 26° Campionato del Mondo di Biliardo 5 Birilli. L’evento si terrà nella magnifica cornice della Reggia di Venaria e un evento di tale calibro anticipa il percorso della città verso Venaria Reale città europea dello sport 2025. Organizzato dalla Federazione Italiana Sport Biliardo, il campionato vedrà sfidarsi 64 dei migliori atleti provenienti dai cinque continenti. Tra questi, spiccano nazioni come il Brasile, l’Argentina e l’Uruguay, rendendo la competizione ancora più avvincente. Parallelamente, dal 3 al 6 ottobre si svolgerà per la prima volta il 1° Campionato del Mondo Juniores. In questo torneo, i migliori 12 atleti juniores under 22, provenienti da Argentina, Germania, Danimarca, Francia, Repubblica Ceca, Uruguay e Italia, si sfideranno in un’unica competizione a eliminazione diretta per conquistare il titolo mondiale.
La storia del Biliardo in Piemonte, dal XVIII secolo a oggi
Il biliardo 5 birilli è la specialità più rappresentativa del biliardo all’italiana con una diffusione su tutto il territorio nazionale. Questa disciplina, in Piemonte, vanta una lunga tradizione e un forte seguito, con molti appassionati che partecipano attivamente a tornei e competizioni. La Lombardia detiene il primato per numero di praticanti seguito dal Piemonte, con numerosi club e associazioni che promuovono lo sport. La storia del biliardo intreccia cultura e tradizioni, infatti, le sale biliardo non sono solo luoghi di competizione, ma anche spazi di incontro e socializzazione. È a partire dal XVIII secolo che le corti reali e nobiliari piemontesi adottarono rapidamente il gioco del biliardo che divenne un passatempo popolare tra l’aristocrazia. L’Unità d’Italia poi segnò un momento di cambiamento con le caffetterie, i circoli culturali di Torino e altre città piemontesi che si trasformarono in centri di socializzazione dove il biliardo diventò un’attività comune.
È dalla prima metà del XX secolo che il biliardo iniziò a essere praticato in modo più organizzato e sportivo, con la nascita di club dedicati e l’organizzazione di tornei e competizioni. A partire dal 1950 lo sviluppo diventò ancora più marcato e le sale biliardo si moltiplicarono: Torino diventò così un importante centro per questo sport.
In Italia, oggi, i tornei di qualificazione per il Campionato del Mondo si sono svolti dal 20 al 29 settembre a Settimo Torinese e Rivoli, con ben 1.024 iscritti in gara e vanta il record di Campioni Mondiali nella disciplina del 5 birilli, con un albo d’oro che testimonia il suo dominio. Tra i talenti italiani, spicca Andrea Quarta, attuale campione in carica e considerato uno dei più grandi talenti del biliardo internazionale.
Quattordici edizioni del Campionato del Mondo sono state svolte in Italia, consolidando la sua reputazione e prestigio nel panorama internazionale. Questo ha portato l’Union Mondiale de Billard ad affidare alla Federazione Italiana l’organizzazione del World Championship 5-Pins Individual Open per tre edizioni consecutive.
Un Evento di Rilievo mondiale
L’organizzazione del Campionato del Mondo presso la prestigiosa Reggia di Venaria sottolinea l’importanza del biliardo nel panorama sportivo italiano e internazionale. Questo evento incarna tradizione, competizione e passione, che si fondono in un contesto unico, celebrando il biliardo. La disciplina richiede concentrazione, precisione e strategia, combinando abilità fisiche e mentali. Questo rende lo sport inclusivo e accessibile a persone di tutte le età e provenienze, offrendo una forma di competizione sana e stimolante. L’evento non è solo una manifestazione di altissimo livello agonistico infatti, ma rappresenta anche una promozione del legame tra sport e territorio, offrendo una vetrina internazionale e confermando la regione come un’eccellenza sportiva e turistica.