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Una storia che continua. Dal Monferrato all’Albese l’eternità del “balon”.

Pubblicato il14/10/2025
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Il “balon”, come viene chiamato in lingua ligure e piemontese, racconta la storia secolare di atleti di polso che si sfidano tra Langhe e Monferrato, immersi tra vigneti e noccioleti. Sabato prossimo si disputerà la partita decisiva di pallapugno che assegnerà il titolo di campione italiano 2025: uno spareggio attesissimo, probabilmente a Dogliani, nello sferisterio che può ospitare fino a duemila spettatori, tra cui grandi e piccini, pronti a vivere un momento di sport e passione.

A contendersi il titolo saranno le squadre Terre del Barolo Albese e Marchisio Nocciole Cortemilia: una sfida tra terre.

La tradizione e la competitività

Fino al 2001 conosicuto ufficialmente con il nome di “pallone col bracciale”, ha tramandato di generazione in generazione una profonda passione tradizionalmente diffusa nelle piazze e sferisteri dei paesi e delle città.

Considerato per antonomasia il gioco delle rivalità, l’autunno non si mostra soltanto come la stagione della vendemmia, ma anche quella degli spalti gremiti di spettatori. Le sfide, tra le colline ricoperte di vigneti e noccioleti affondano le radici nelle tradizioni enogastronomiche locali e nello sport, quasi come a diventare una sfida tra terre e una combinazione di forza fisica e strategia.

Il sabato del villaggio del “balon”

Intanto la partita di sabato si avvicina e chissà se sarà una di quelle partite memorabili, dove le belle giocate e gli scambi prolungati saranno accolti con lunghi “OOOH” di meraviglia e applausi fragorosi, a testimonianza di una partita seguita al minimo dettaglio e frutto di una tradizione che continua a vivere e a rinnovarsi con tutta la sua energia.

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